VTA
VTA (Visual Tree Assessment)
La verifica della stabilità prevede la valutazione di parametri di patologia vegetale, entomologia, botanica, statica e meccanica del legno in genere.
Queste valutazioni ci permettono di classificare in modo analitico e oggettivo la stabilità di ogni singola pianta, tramite il metodo VTA (Visual Tree Assessment) messo a punto dal dott. Klaus Matteck.
Questo metodo fornisce una successione ragionata, consequenziale e misurabile di valutazioni fitostatiche, che vengono riconosciute a livello internazionale per accertare lo stato di salute degli alberi presenti.
Il metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment) si basa sulle procedure indicate, in modo specifico e puntuale dal protocollo I.S.A. (International Society of Arboricolture), che identificano ed analizzano tutti i sintomi che l’albero manifesta in presenza di anomalie a carico degli apparati della chioma del tronco e dell’apparato radicale.
Le singole valutazioni vengono quantificate e schematizzate nelle schede di rilevamento analitico.
La scheda di rilevamento analitico fornisce un punteggio complessivo che può essere classificato nei seguenti raggruppamenti:
· fino a 24;
· da 25 a 34;
· da 35 a 44;
· da 45 a 65;
· oltre 65.
Questi raggruppamenti possono essere correlati con le Classi di Propensione al Cedimento degli Alberi (CPC) predisposte dalla Società Italiana di Arboricoltura (S.I.A.).
Le classi di PROPRENSIONE AL CEDIMENTO DEGLI ALBERI sono cinque e vengono identificate in letteratura con le lettere A, B, C, C/D e D con la seguente declaratoria:
Ø CLASSE A TRASCURABILE: gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, non manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a cinque anni. (punteggio scheda rilevamento analitico fino 24).
Ø CLASSE B BASSA: gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo visivo ed a giudizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero non sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni. L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico. (punteggio scheda rilevamento analitico compreso tra 25 e 34).
Ø CLASSE C MODERATA: gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali (è ammessa una valutazione analitica documentata). Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non superiore a due anni. L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del tecnico. Questa avrà comunque una cadenza temporale non superiore a due anni. Per questi soggetti il tecnico incaricato può progettare un insieme di interventi colturali finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e, qualora realizzati, potrà modificare la classe di pericolosità dell’albero. (punteggio scheda rilevamento analitico compreso tra 35 e 44).
Ø CLASSE C/D ELEVATA: gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali (è ammessa una valutazione analitica documentata). Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia drasticamente ridotto. Per questi soggetti il tecnico incaricato deve assolutamente indicare dettagliatamente un insieme di interventi colturali. Tali interventi devono essere finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità e devono essere compatibili con le buone pratiche arboricolturali. Qualora realizzati, il tecnico valuterà la possibilità di modificare la classe di pericolosità dell’albero. Nell’impossibilità di effettuare i suddetti interventi l’albero è da collocare tra i soggetti di classe D. (punteggio scheda rilevamento analitico compreso tra 45 e 65)
Ø CLASSE D ESTREMA: gli alberi appartenenti a questa classe, al momento dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali (è ammessa una valutazione analitica documentata). Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai, quindi, esaurito. Per questi soggetti, le cui prospettive future sono gravemente compromesse, ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile solo con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura. Le piante appartenenti a questa classe devono, quindi, essere abbattute. (punteggio scheda rilevamento analitico oltre 65).